In relazione alla replica
dell’ex candidato sindaco del PdL alla
mia nota dal titolo : << I
parolieri della destra frascatana >>, mi corre l’obbligo di fare una
doverosa precisazione al fine di evitare che il predetto, come al solito, strumentalizzi
a fine politici le mie dichiarazioni.
Nella suddetta nota io ho
dichiarato letteralmente : << Conte,
che come sempre ricorda proprio Fiasco è stato candidato a sindaco per
imposizione romana, ama sempre dipingersi come un "puro"
dimenticandosi però di dire che proprio lui ha ricevuto dalla casta
politica romana una bella gratificazione : un incarico in Regione Lazio
retribuito con 16 mila euro all'anno + rimborsi spese ( praticamente di più di
quanto percepisce il Sindaco di Frascati). Altro che galoppo della prima
repubblica e fine della buona politica>>.
Ho
dichiarato che è stato gratificato dalla casta politica romana perché la sua
nomina a membro dell’ Osservatorio Tecnico
Scientifico per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio, è stata fatta
esclusivamente per scelta della Presidente Renata Polverini ( a cui spetta la
scelta di tre componenti di cui uno con funzioni di Presidente), come si evince
chiaramente dall’ allegato decreto del Presidente della Regione Lazio n.556 del
6 dicembre 2010
(http://mariogori.blogspot.it/2013/01/decreto-del-presidente-della-regione.html),
e non per indicazione degli altri organismi istituzionali che compongono l’Osservatorio ovvero l'Arma dei
carabinieri, la polizia di Stato, la guardia di Finanza, la polizia penitenziaria, le
polizie locali oltre che da rappresentanti delle associazioni di categoria del Lazio, del Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca a livello regionale e
delle organizzazioni impegnate
quotidianamente nel sociale.
Avrebbe
avuto ragione il collega nel criticarmi se la sua nomina fosse stata tecnica in
virtù dell’indicazione di uno dei vari Organismi tecno- istituzionali, ma
poiché invece deriva esclusivamente e direttamente dalla scelta della
Presidente Polverini, che come è noto anche ai bambini all’epoca era alla guida
della Regione Lazio in quanto leader di una coalizione politica e non come Commissario di Governo, la sua non
può che essere considerata una nomina d’indirizzo politico.
Non
mi sembra pertanto che la mia dichiarazione di critica politica contenga alcun
affermazione diffamatoria e nessuna offesa alle Istituzioni indicate poiché è
riferita esclusivamente alla sua nomina d’indirizzo politico e non contiene
alcun riferimento, e giammai alcuna critica, ne all’Organismo tecnico e ne agli
altri rappresentanti tecnico-istituzionali; anzi definendo come “ bella gratificazione
“ la sua nomina ho implicitamente lodato l’operato di tale Organo ed i suoi
componenti. Se avessi voluto criticare l’Osservatorio avrei scritto : << è
stato nominato a far parte di un inutile Carrozzone politco…>> oppure
un'altra frase similare, cosa che invece non ho mai detto e scritto.
In merito poi alla dichiarazione del collega relativa agli emolumenti e rimborsi spese, evidenzio che è il comma quattro del predetto decreto del Presidente della Regione Lazio che disciplina i compensi ed i rimborsi spese così proprio come io ho indicato nella mia attenta dichiarazione. Quindi anche in questo caso non ho fatto altro che attenermi ai fatti comprovati.
<< Altro che galoppo della prima
repubblica e fine della buona politica>> , è
una citazione letterale da me ripresa da una dichiarazioni del collega
rilasciata in occasione di una sua conferenza stampa del 23 dicembre scorso; ho
usato quindi semplicemente sue parole.
Le
sue altre dichiarazioni relative alla mia persona ed al mio operato politico
non fanno altro che qualificare chi le ha profuse che dimentica sempre che il
giudizio di merito è di competenza esclusiva del corpo elettorale e non suo;
così come dimentica sempre che il sottoscritto è Consigliere Comunale grazie
alle numerose preferenze personali direttamente espresse dai frascatani e non
grazie ad indicazioni di derivazione
politica romana o frascatana che sia.
Come
volevasi dimostrare, continua la denigrazione ad personam a fini politici
perpetrata con fatti non supportati da prove concrete ma soltanto da sterili
interpretazioni partigiane distorte ed interpretate come meglio conviene.
Concludo
sperando che d’ora in poi cessino gli sterili attacchi personali e le
diffamazioni, che ben poco interessano alla collettività, e si passi al
confronto ed ai suggerimenti sui contenuti programmatici.
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