martedì 19 gennaio 2010

Napolitano: "Su Craxi durezza senza uguali Ancora turbato dalla sua morte in solitudine"


Roma - "Voglio esprimere la mia vicinanza personale in un momento che è per voi di particolare tristezza, nel ricordo di vicende conclusesi tragicamente", lo scrive il presidente ella Repubblica Giorgio Napolitano in una lettera inviata alla signora Anna Craxi.

Impronta non cancellabile "Ho ritenuto di dover dare al ricordo della figura e dell’opera di suo marito" un contributo "per l’impronta non cancellabile che ha lasciato, in un complesso intreccio di luci e ombre, nella vita del nostro Stato democratico", scrive il Capo dello Stato.

No rimozioni sulla sua figura "Non può venir sacrificata al solo discorso sulle responsabilità dell’onorevole Craxi sanzionate per via giudiziaria la considerazione complessiva della sua figura di leader politico, e di uomo di governo impegnato nella guida dell’Esecutivo e nella rappresentanza dell’Italia sul terreno delle relazioni internazionali. Il nostro Stato democratico non può consentirsi distorsioni e rimozioni del genere".

Su di lui durezza senza eguali "Senza mettere in questione l’esito dei procedimenti che lo riguardarono, è un fatto che il peso della responsabilità per i fenomeni degenerativi ammessi e denunciati in termini generali e politici dal leader socialista era caduto con durezza senza eguali sulla sua persona". Il presidente della Repubblica ricorda anche una pronuncia della Corte dei Diritti dell’Uomo critica riguardo ai processi contro Craxi: "Non si può dimenticare - scrive Napolitano - che la Corte dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo - nell’esaminare il ricorso contro una delle sentenze definitive di condanna dell’onorevole Craxi - ritenne, con decisione del 2002, che, pur nel rispetto delle norme italiane allora vigenti, fosse stato violato il diritto ad un processo equo per uno degli aspetti indicati dalla Convenzione europea".

Anna Craxi: "Viva emozione" "Signor Presidente, è con viva emozione che ho ricevuto il Suo messaggio in occasione del decennale della morte di mio marito. Anche a nome dei miei figli desidero ringraziarLa per le alte parole di apprezzamento che Ella esprime nel suo ricordo, animato da una volontà di rendere al nostro Paese una lettura condivisa della nostra storia recente": è quanto scrive Anna Maria Moncini, vedova di Bettino Craxi, in una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Mio marito - aggiunge - lavorò tutta una vita per l’affermazione delle idee in cui egli ha creduto con passione ed entusiasmo per rafforzare i valori di democrazia e di libertà in Italia e nel mondo. Egli riposa in terra di Tunisia, ma - conclude Anna Craxi - non smise mai di pensare al bene dell’Italia e dei suoi concittadini che per Suo tramite intendo in questa occasione ringraziare".

lunedì 18 gennaio 2010

Craxi, lacrime e garofani sulla tomba: "Bettino, tutta l'Italia è con te"


Lacrime, garofani e tanta folla hanno segnato stamattina la commemorazione di Bettino Craxi, a dieci anni dalla morte, sulla tomba nel piccolo cimitero cristiano di Hammamet, dove sono arrivati i fedelissimi di un tempo, Gianni De Michelis e Rino Formica, i ministri di oggi, Franco Frattini, Maurizio Sacconi e Renato Brunetta e, confusi tra centinaia di militanti e nostalgici, tre ministri tunisini mentre il presidente Ben Alì ha inviato un cuscino di rose rosse e bianche che sovrasta il sepolcro del leader socialista. Doveva essere una commemorazione in silenzio, senza interventi né di familiari né di esponenti politici. Ed invece la voce degli ex socialisti si è fatta sentire per chiamare un applauso della folla: "Bettino, Bettino, sei il vero socialista". E poi un grido dell'assessore di Reggio Calabria, Candeloro Imbalsato: "c'é tutta l'Italia in onore di Bettino Craxi, tutta l'Italia". I figli Stefania e Bobo, che prima si fermano a lungo a parlare con i giornalisti per tenere viva la memoria del padre, stanno ai lati della tomba mentre la moglie Anna, in disparte anche nel giorno del ricordo del marito, viene fatta avvicinare alla tomba e parte un nuovo applauso. Poi se ne va, gli occhiali scuri fissi sul volto, al braccio dell'imprenditore Tarak Ben Ammar, stringe mani e ripete: "sto bene, solo che queste giornate mi stanno sfiancando".

Tutta Hammamet si è fermata per mezzora, durante la cerimonia, e per rispettare il rigido protocollo di sicurezza per la presenza dei ministri italiani e tunisini. Per evitare polemiche in Italia, "i ministri italiani - spiega Stefania Craxi - sono venuti a titolo personale" e nessuno ha letto messaggi sulla tomba. In prima fila il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto mentre i fedelissimi di Bettino Craxi ai tempi d'oro restano in disparte: Paolo Pillitteri, Gianni De Michelis e Rino Formica, tutti speranzosi che la grande partecipazione ad Hammamet sia una spinta in più per la riabilitazione del leader socialista.

Formica "Una commozione diffusa e generale che contrasta con i grumi di odio che ancora ci sono in Italia. Il Paese reale è umano, il Paese che ha vissuto sull'odio è minoritario ma alza molto la voce. Verrà una generazione che gliela farà passare". Così Rino Formica evidenzia, al termine della commemorazione del leader socialista, la distanza tra la partecipazione della gente comune e le polemiche che nascono ancora in Italia su Craxi.

Brunetta "Ora è necessaria una riflessione 'a freddo' e pacata sul ruolo e la figura di un uomo politico che ha fatto tanto per questo Paese. Probabilmente riflettendone anche i difetti". Il ministro Brunetta, parla così della figura di Bettino Craxi e. "Io ho voglia di chiarezza. Sono un socialista che in quel periodo non aveva ruoli nel partito ma sento ugualmente la responsabilità di un chiarimento, perché ne va del nostro futuro e non si può costruire un futuro su basi fragili" ha sostenuto il ministro, ricordando di essere ad Hammamet "per ricordare e dare onore alla fiugura di un uomo come Craxi, a dieci anni dalla sua scomparsa".

Frattini "E' stato un grande uomo di Stato". Sono le parole che il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha pronunciato uscendo dal cimitero di Hammamet dove si è appena svolta la cerimonia per il decennale della morte di Bettino Craxi. Dopo aver sostato qualche minuto di fronte alla tomba del leader socialista assieme ai ministri Renato Brunetta e Maurizio Sacconi, il titolare della Farnesina ha detto ai giornalisti: "In questo momento non voglio parlare, è un momento di raccoglimento. Sulle tombe non si rilasciano dichiarazioni". Il ministro ha pronunciato qualche parola solo dopo essersi allontanato dalla tomba di Craxi: "Riflettiamo - ha detto - sulla politica che lui ha costruito". E ha aggiunto: Craxi "é ancora dentro le menti e i cuori di molti italiani".

Bersani "Non è il momento di gesti ma di consentire una riflessione storica e un giudizio più equilibrato su quella figura e quella vicenda". Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, rispondendo alle domande dei giornalisti. "Spero che questa - ha aggiunto il leader del Pd a margine di una manifestazione a Caltagirone sul 91/o anniversario dell'appello 'Ai liberi e forti' lanciato da don Luigi Sturzo - non sia l'occasione per accendere gli animi ma sia un'occasione per questo tipo di riflessione che riesca a vedere gli elementi di novità che questa figura ha introdotto nella discussione politica parlando delle grandi riforme, come quelle istituzionali, e dei meriti e dei bisogni: temi certamente notevoli e attuali. E poi però non si dimentichi - ha osservato Bersani - il fatto che quelle idee di riforme siano dopo degenerate nel meccanismo della cosiddetta governabilità che ha sottovalutato largamente i temi della questione morale che non può essere ridotta solo al tema del finanziamento dei partiti: c'era qualcosa di più e di più largo, e questo lo sappiamo". "Credo che tutto questo - ha concluso Bersani - vada consegnato a una riflessione più pacata che prenda pesi e misure di una figura che comunque è stata di grande rilievo nello scenario politico italiano".

mercoledì 13 gennaio 2010

Armamento Polizia Locale: Il sindacato della Polizia Locale Sulpm/Ugl condivide la nostra proposta


Apprendo con molto piacere che anche le rappresentanze sindacali della Polizia Locale Sulpm/Ugl della Provincia di Roma e Sulpm di Frascati condividono la nostra proposta di dotare di strumenti idonei alla autodifesa e alla prevenzione coloro che tra i componenti del corpo della Polizia Locale di Frascati hanno la qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza ( che poi sono tutti tranne 3 o 4 unità ).

Non a caso ho usato l’aggettivo ” nostra ” poichè questa è la posizione ufficiale del PDL di Frascati in merito a tale problematica e non esistono su ciò contrapposizioni interne, ma c’è stato solamente un equivoco nato dalla distorsione di alcune dichiarazioni rilasciate dal collega Cons.Conte ad un giornalista, rettificate subito poi dallo stesso a mezzo stampa . Annuncio infatti che il Gruppo Consigliare del PDL di Frascati presenterà una mozione, che sarà firmata da tutti e quattro i Consiglieri Comunali del PDL di Frascati (Gori, Conte, Fiasco, Carboni), con la quale chiederemo al Consiglio Comunale di impegnare il Sindaco e la Giunta municipale ad attivare tutte le procedure amministrative propedeutiche per rendere operativa la nostra proposta. Inoltre con tale mozione, visto che in Senato è in discussione una proposta di riforma dell’Ordinamento della Polizia Locale Italiana presentata proprio dal PDL, che prevede sia l’armamento obbligatorio per gli agenti della Polizia Locale e sia di dotare il Corpo della Polizia Locale di un Contratto Nazionale specifico che svincolerà i Sindaci dal rispetto del “Patto di stabilità” per le assunzioni di personale, chiederemo anche che, appena tale proposta di riforma diverrà legge, il Sindaco e la Giunta municipale predispongano una variazione di bilancio propedeutica per l’assunzione di un numero tale di vigili urbani da consentire sia la copertura del servizio in ogni zona della Città e sia l’effettuazione dei turni in ” h.24 ” nel periodo estivo ( ossia per tutte le 24 ore della giornata ).


Riporto, una sintesi delle dichiarazioni rilasciate dalle rappresentanze sindacali della Polizia Locale Sulpm/Ugl della Provincia di Roma e Sulpm di Frascati :

«L’agente della Polizia Locale – ha dichiarato il sindacalista Guglielmo Marchetti, segretario provinciale di Roma del Sulpm/Ugl – è prima di tutto agente di pubblica sicurezza perché il Prefetto, con proprio decreto, ne ha ordinato la suddetta qualità. Una volta appurato il fatto che l’agente è in possesso della qualità di agente di pubblica sicurezza, bisogna semplicemente applicare l’articolo 20 del Decreto del Ministero degli interni 145 del 1987 che regola l’armamento per gli agenti della Polizia Locale in possesso di detta qualità e per quanto ne riguarda l’uso, applicare l’ articolo 73 cm 4 del Testo unico delle leggi sulla pubblica sicurezza che addirittura riprende un Regio Decreto del 1940 sul quale è basata anche la disciplina delle armi dei Carabinieri. Quindi – ha proseguito Marchetti – bene ha fatto il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Frascati Fiasco a prevedere la necessità di armare la Polizia Locale. Senza nulla togliere ai meriti delle Forze dell’Ordine Statali, alle quali nessuno ha mai negato di essere le uniche Forze di Pubblica Sicurezza ma le leggi sulla sicurezza in vigore, emanate proprio dal Governo Berlusconi, dal quale sembrerebbe che certi esponenti del centro-destra di Frascati poco hanno assimilato, prevedono ormai che la Sicurezza Urbana debba passare prioritariamente dal Sindaco coinvolgendo sempre più la Polizia Locale come polizia di prossimità. Poi ormai anche numerosa Giurisprudenza si è espressa a favore dell’armamento degli agenti della Polizia Locale (non ultima la recentissima Sentenza del Consiglio di Stato del 3 luglio del 2009) ed importante anche la recente presa di posizione del Sottosegretario agli Interni, Onorevole Mantovano, che, a nome del Governo, ha ribadito per Napoli (dove non credo non esistano Compagnie di Carabinieri o Commissariati di Ps o Tenenze di Finanzieri) un maggiore coinvolgimento della Polizia Locale nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata. Noi pensiamo – ha incalzato ancora il Segretario provinciale – che un agente che si possa difendere adeguatamente possa difendere meglio anche il cittadino e possa dare allo stesso la “sicurezza sensibile” che è proprio quella che il cittadino vuole “sentire vicino a sè” e quindi non capiamo ancora chi, forse rimasto ancorato al “vigile spara-multe” o al vetusto e ormai obsoleto “vigile-sceriffo”, continui ad osteggiare l’armamento, che tra l’altro a Frascati è già ampiamente previsto ma incomprensibilmente mai applicato, anche nel Regolamento del Corpo dal 1992».

«È per questa ragione – ha sottolineato poi Daniele Fioretti, segretario territoriale del Sulpm di Frascati – che il Sulpm si è battuto e continua a battersi anche nel comune di Frascati, dove la stessa Comandante ha ribadito che gli agenti collaborano con le altre forze dell’ordine anche in azioni (antidroga e ordine pubblico) che comporterebbero rischi personali, per avere oltre che le pistole anche altri mezzi di difesa personale quali ad esempio le mazzette distanziatrici. In questo modo, per ogni tipo di offesa, l’operatore avrà la possibilità di difesa personale completa e di prevenire i reati commisurando l’entità della risposta».

domenica 10 gennaio 2010

Anche a me piacciono le cose chiare......

Anche a me piacciono le cose chiare......ma soprattutto non mi piacciono i falsi puritani, ossia coloro che predicano bene e razzolano male...Coloro che lanciano sospetti senza avere prove ma soltanto basandosi sul chiacchiericcio da bar e che poi non guardano, o meglio preferiscono far finta di non vedere..., a quello che succede in casa loro...

Ed allora, visto che questi ipocriti mi hanno davvero stufato, ci vado io ora a mettere il naso a casa di questi finti puritani, tanto per non parlare di chiacchiericcio da bar ma di fatti concreti comprovati...altro che via vai...altro che interventi provvidenziali...

Colgo l'occasione per annunciare che la mia prossima interrogazione sarà volta a verificare se tutti coloro che attualmente detengono in affitto case comunali, lo fanno in conformità con le leggi...ossia se non c'è nessuno/a che ha fatto finta di subentrare ad un " grand parent " ormai deceduto...

venerdì 8 gennaio 2010

Il canto del cigno.....


L'ormai prossimo ex Presidente del Parco Regionale dei Castelli Romani, in affanno a causa della sempre piu' crescente sua ininfluenza nell'ambito del PD tuscolano, utilizza da mesi ogni minimo pretesto per avere quel po di visibilita' che gli permetta di rimanere a galla; Nel suo consueto arrampicarsi sugli specchi, volto solo al raggiungimento del suo personale obiettivo, non si preoccupa minimamente di continuare a rilasciare dichiarazioni false e strumentali che contraddicono in realta' quanto affermano, in aula Consigliare, il suo Capogruppo Posa, il suo Assessore Paoletti ed il suo Sindaco Di Tommaso.

La conferma di cio' la si puo' facilmente avere confrontando le dichiarazioni rilasciate oggi dal Cons. Peduto ( Presidente del Gruppo Consigliare del PD di Frascati ) sul blog ufficiale del centro-sinistra tuscolano : " in affanno per mancanza di validi argomenti di discussione,- Il PDL- si rifugia in insulti, in aggressioni verbali, in una inaudita spirale di violenza e di odio contro gli avversari politici. Come al solito il PdL tenta inutilmente di coprire la propria incapacità di fare politica e di stare vicino alla gente....." , con quelle rese nel corso della riunione del ultimo Consiglio Comunale, in cui si e' discusso del Bilancio previsionale 2010 e del Piano delle Opere Pubbliche, sia dal Cons. Posa ( Capo gruppo Consigliare del PD di Frascati ) : " Signor Presidente, colleghi Consiglieri, voglio manifestare innanzitutto il rispetto di come gli interventi che mi hanno preceduto da parte dell’opposizione, della minoranza si sono basati soltanto e soprattutto su un apporto costruttivo e di confronto. Questo è fondamentale, perché penso che per la Città occorra, invece di una facile contrapposizione, o qualche volta, in passato, anche disfattismo, confrontarsi su quali sono le soluzioni migliori per rendere la nostra Città più completa, più moderna e più organizzata...", e sia dal Sindaco Di Tommaso: " Anche perché – lo diceva bene Paoletti – c’è stato un confronto approfondito, che adesso veniva ribadito dal capogruppo del Popolo della Libertà Gori all’interno della Commissione presieduta da Marziale. È vero, questa è la metodologia corretta per affrontare le tematiche e io registro con grande piacere il confronto alto e attento che c’è stato questa sera e che mi auguro prosegua con gli altri punti all’ordine del giorno. Questo fa onore alla nostra Città e al massimo Consesso, che è il Consiglio comunale, e credo che la dica lunga su contrapposizioni più o meno ideologiche e aprioristiche, che non hanno senso. Quando poi si ragiona – e credo non c’è una posizione apodittica in questo senso – quando si ragiona e si sviluppano, anche tecnicamAente, una serie di ipotesi, queste mettono in condizioni, poi, la macchina amministrativa di dare le risposte più giuste."

Il Cons. Peduto accusa inoltre noi del PDL di : << Insulti, aggressioni verbali, spirale di violenza...>>. Ma quando mai ? Ma va capito, e' il canto del cigno....

giovedì 7 gennaio 2010

Problema sicurezza: Condivido l’idea del vulcanico collega Fiasco.


Leggendo la rassegna stampa, ho avuto modo di venire a conoscenza della proposta lanciata, a titolo personale, dal vulcanico collega di gruppo consigliare ed mio personale amico Mirko Fiasco relativamente ad alcune iniziative che l’Amministrazione comunale dovrebbe intraprendere per cercare di risolvere l’annoso problema della sicurezza che affligge ormai Frascati, in periferia e nel centro storico.

Ritengo anche io giusto che anche il Comune di Frascati, per assicurare la sicurezza in città, debba seguire la strada intrapresa dal Comune di Roma, iniziando a dar vita a tutti quei procedimenti normativi attuativi che sono propedeutici per dotare il corpo della polizia locale di strumenti idonei sia all’autodifesa e sia alla prevenzione.

Certo, sarebbe stato opportuno, prima di lanciare mediaticamente la proposta, affrontare preventivamente il problema sia con l’intero corpo della polizia locale al fine di verificare la loro disponibilità e sia con gli altri colleghi Consiglieri Comunali del PDL al fine di trovare un unica sintesi tecnica.

Colgo inoltre l’occasione per ribadire che all’interno del Gruppo Consigliare del PDL di Frascati, che mi onoro di dirigere, c’è unicità d’intenti : tutti noi quattro lavoriamo per dare a Frascati un amministrazione alternativa a quella che mal governa la città dal 1999.

Preferisco non rispondere a coloro che stanno cercando di mettermi in mezzo a strumentali polemiche politiche; rispondere alla polemica con la polemica farebbe bene al mio ego ma non al PDL e per me è interesse prioritario difendere il mio partito, usare il Noi e non l’Io.

Sono sempre più convinto che sia ormai inderogabile, e quindi urgentissimo, che i vertici provinciali de PDL nominino un Coordinamento cittadino che possa così dirigere l’attività politica locale. A tal fine ho convocato per stasera una riunione del Gruppo Consigliare.

Ritengo ridicole le dichiarazione rilasciate dal Presidente del Gruppo Consiliare del PD di Frascati relativamente all’attività del PDL locale. Dimentica forse la loro guerra in occasione delle primarie per il candidato sindaco? Dimentica forse la guerra tra le tre correnti del PD Berzani-Franceschini-Marino? Dimentica tutte le volte che in aula lui ed il suo Capogruppo hanno espresso posizioni difformi ? Il Cons. Peduto, negli ultimi 15 anni indiscusso protagonista in negativo di tutte le vicende urbanistiche di Frascati, ha perso una buona occasione per fare, almeno una volta, una cosa seria: tacere, evitando così di fare la solita sua sterile demagogia.