Apprendo con molto piacere che anche le rappresentanze sindacali della Polizia Locale Sulpm/Ugl della Provincia di Roma e Sulpm di Frascati condividono la nostra proposta di dotare di strumenti idonei alla autodifesa e alla prevenzione coloro che tra i componenti del corpo della Polizia Locale di Frascati hanno la qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza ( che poi sono tutti tranne 3 o 4 unità ).
Non a caso ho usato l’aggettivo ” nostra ” poichè questa è la posizione ufficiale del PDL di Frascati in merito a tale problematica e non esistono su ciò contrapposizioni interne, ma c’è stato solamente un equivoco nato dalla distorsione di alcune dichiarazioni rilasciate dal collega Cons.Conte ad un giornalista, rettificate subito poi dallo stesso a mezzo stampa . Annuncio infatti che il Gruppo Consigliare del PDL di Frascati presenterà una mozione, che sarà firmata da tutti e quattro i Consiglieri Comunali del PDL di Frascati (Gori, Conte, Fiasco, Carboni), con la quale chiederemo al Consiglio Comunale di impegnare il Sindaco e la Giunta municipale ad attivare tutte le procedure amministrative propedeutiche per rendere operativa la nostra proposta. Inoltre con tale mozione, visto che in Senato è in discussione una proposta di riforma dell’Ordinamento della Polizia Locale Italiana presentata proprio dal PDL, che prevede sia l’armamento obbligatorio per gli agenti della Polizia Locale e sia di dotare il Corpo della Polizia Locale di un Contratto Nazionale specifico che svincolerà i Sindaci dal rispetto del “Patto di stabilità” per le assunzioni di personale, chiederemo anche che, appena tale proposta di riforma diverrà legge, il Sindaco e la Giunta municipale predispongano una variazione di bilancio propedeutica per l’assunzione di un numero tale di vigili urbani da consentire sia la copertura del servizio in ogni zona della Città e sia l’effettuazione dei turni in ” h.24 ” nel periodo estivo ( ossia per tutte le 24 ore della giornata ).
Riporto, una sintesi delle dichiarazioni rilasciate dalle rappresentanze sindacali della Polizia Locale Sulpm/Ugl della Provincia di Roma e Sulpm di Frascati :
«L’agente della Polizia Locale – ha dichiarato il sindacalista Guglielmo Marchetti, segretario provinciale di Roma del Sulpm/Ugl – è prima di tutto agente di pubblica sicurezza perché il Prefetto, con proprio decreto, ne ha ordinato la suddetta qualità. Una volta appurato il fatto che l’agente è in possesso della qualità di agente di pubblica sicurezza, bisogna semplicemente applicare l’articolo 20 del Decreto del Ministero degli interni 145 del 1987 che regola l’armamento per gli agenti della Polizia Locale in possesso di detta qualità e per quanto ne riguarda l’uso, applicare l’ articolo 73 cm 4 del Testo unico delle leggi sulla pubblica sicurezza che addirittura riprende un Regio Decreto del 1940 sul quale è basata anche la disciplina delle armi dei Carabinieri. Quindi – ha proseguito Marchetti – bene ha fatto il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Frascati Fiasco a prevedere la necessità di armare la Polizia Locale. Senza nulla togliere ai meriti delle Forze dell’Ordine Statali, alle quali nessuno ha mai negato di essere le uniche Forze di Pubblica Sicurezza ma le leggi sulla sicurezza in vigore, emanate proprio dal Governo Berlusconi, dal quale sembrerebbe che certi esponenti del centro-destra di Frascati poco hanno assimilato, prevedono ormai che la Sicurezza Urbana debba passare prioritariamente dal Sindaco coinvolgendo sempre più la Polizia Locale come polizia di prossimità. Poi ormai anche numerosa Giurisprudenza si è espressa a favore dell’armamento degli agenti della Polizia Locale (non ultima la recentissima Sentenza del Consiglio di Stato del 3 luglio del 2009) ed importante anche la recente presa di posizione del Sottosegretario agli Interni, Onorevole Mantovano, che, a nome del Governo, ha ribadito per Napoli (dove non credo non esistano Compagnie di Carabinieri o Commissariati di Ps o Tenenze di Finanzieri) un maggiore coinvolgimento della Polizia Locale nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata. Noi pensiamo – ha incalzato ancora il Segretario provinciale – che un agente che si possa difendere adeguatamente possa difendere meglio anche il cittadino e possa dare allo stesso la “sicurezza sensibile” che è proprio quella che il cittadino vuole “sentire vicino a sè” e quindi non capiamo ancora chi, forse rimasto ancorato al “vigile spara-multe” o al vetusto e ormai obsoleto “vigile-sceriffo”, continui ad osteggiare l’armamento, che tra l’altro a Frascati è già ampiamente previsto ma incomprensibilmente mai applicato, anche nel Regolamento del Corpo dal 1992».
«È per questa ragione – ha sottolineato poi Daniele Fioretti, segretario territoriale del Sulpm di Frascati – che il Sulpm si è battuto e continua a battersi anche nel comune di Frascati, dove la stessa Comandante ha ribadito che gli agenti collaborano con le altre forze dell’ordine anche in azioni (antidroga e ordine pubblico) che comporterebbero rischi personali, per avere oltre che le pistole anche altri mezzi di difesa personale quali ad esempio le mazzette distanziatrici. In questo modo, per ogni tipo di offesa, l’operatore avrà la possibilità di difesa personale completa e di prevenire i reati commisurando l’entità della risposta».
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